Insufficienza venosa cronica cerebrospinale, sembra più comune tra le persone con sclerosi multipla
Una revisione di studi ha mostrato che l’insufficienza venosa cronica cerebrospinale ( CCSVI ) sembra essere più comune tra le persone con sclerosi multipla, rispetto alle persone senza questa condizione; tuttavia non ci sono abbastanza studi di qualità per consentire di trarre conclusioni definitive.
La CCSVI è stato definita da Paolo Zamboni e colleghi nel 2009 come anomalie rilevabili mediante esame ultrasonografico nella anatomia e nel flusso ematico nelle vene che drenano il sangue dal cervello.
Zamboni ha scoperto che la CCSVI era molto più comune nelle persone con sclerosi multipla, rispetto alle persone senza questa patologia, e ha proposto che la sclerosi multipla fosse innescata dalla CCSVI.
Il ruolo della CCSVI nella sclerosi multipla è controverso, e alcuni ricercatori non sono stati in grado di replicare i risultati ottenuti da Zamboni.
I ricercatori del St. Michael's Hospital, University of Toronto, e Sunnybrook Health Sciences Centre ( Toronto ), e University of Calgary ( Alberta ), hanno condotto una meta-analisi di studi che avevano confrontato la frequenza di CCSVI nei pazienti con e senza sclerosi multipla.
Sono stati inclusi nella meta-analisi 8 studi, condotti in Italia, Germania, Giordania e Stati Uniti. La qualità degli studi era varia. Molti degli studi erano di piccole dimensioni.
I ricercatori hanno trovato una grande variabilità nella frequenza di CCSVI nei pazienti con sclerosi multipla, da 0% in alcuni studi al 100% nello studio di Zamboni.
Alcuni studi hanno trovato che la CCSVI era molto più frequente nei pazienti con sclerosi multipla rispetto a quelli senza questa condizione patologica, mentre altri studi hanno trovato una frequenza simile di CCSVI nei due gruppi.
Tuttavia, quando i risultati di tutti gli studi sono stati combinati, la CCSVI è stata trovata più frequentemente nei soggetti con sclerosi multipla.
I ricercatori hanno osservato una forte associazione, statisticamente significativa, tra insufficienza venosa cronica cerebrospinale e la sclerosi multipla.
Tuttavia, la grande eterogeneità tra gli studi ha impedito una conclusione definitiva. La fonte della eterogeneità non è chiara. Non è causata dalle differenze nella definizione di insufficienza venosa cronica cerebrospinale, dalle caratteristiche del paziente o dalla qualità metodologica degli studi.
Inoltre non è stato individuato alcun fattore alla base della grande differenza tra gli studi nella frequenza di insufficienza venosa cronica cerebrospinale nei pazienti con sclerosi multipla. La differenza potrebbe essere dovuta a campioni di piccole dimensioni degli studi inclusi nell'analisi, come pure alle differenze nelle tecniche ecografiche. La formazione e la competenza dell'operatore hanno un ruolo rilevante nell’ecografia.
Studi futuri dovranno accertare se la CCSVI sia veramente più frequente nelle persone affette da sclerosi multipla, se la sclerosi multipla provoca la CCSVI, o se la CCSVI si presenti più frequentemente nelle persone con sclerosi multipla senza causare la malattia.
In conclusione, ulteriori studi di alta qualità, utilizzando identici protocolli di valutazione ecografica, sono necessari per determinare definitivamente se l'insufficienza venosa cronica cerebrospinale è più frequente tra i pazienti con sclerosi multipla rispetto a quelli senza. ( Xagena2011 )
Fonte: Canadian Medical Association Journal, 2011
Neuro2011